La degustazione risulta quindi quell’atto di bere per il piacere di assaporare ciò che si assaggia, valutandone gli aspetti sensoriali e percependone le caratteristiche.
Saper infine gustare ciascun prodotto accompagnandolo al cibo più adatto per un armonioso connubio enogastronomico… questo vuol dire saper bere!
Un po’ come nel giornalismo, anche il degustare quotidiano ha le sue “cinque W”, classificate però come i “comandamenti del saper bere quotidiano”:
- Che cosa bere?
- Perché?
- Quando?
- Come?
- Quanto
- Vino rosso in particolare, perché ricco di tannini, non trascurando però il vino bianco di qualità.
- Per il piacere, la salute ed il benessere.
- Principalmente durante i pasti.
- Lentamente, assaporando le sfumature.
- Una dose moderata e continua nel tempo.
Se la dose è corretta e lo stato di salute ottimale, il bere vino è in grado di procurare piacevoli sensazioni gusto-olfattive, oltre che benessere fisiologico, mentale e farmacologico.
Secondo una tabella redatta da J. Masquelier nel 1981 il vino è:
- tranquillante
- sedativo
- anestetico
- vasodilatatore
- favorente l’assorbimento intestinale dei grassi
- stimolante l’incremento di colesterolo buono (HDL)
- diuretico
- energetico
- anallergico
- piacevole al gusto
- non dotato di tossicità alle dosi terapeutiche
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